Come trovare lavoro in Spagna – 10 consigli chiave

Torre Picasso

Torre Picasso, la torre che ospita molte entità bancarie e compagnie di consulenza.

Prima di tutto vorrei chiarire che trovare un lavoro in Spagna non è né facile né impossibile. Anche se la disoccupazione è quasi al 25% e la disoccupazione giovanile raggiunge un incredibile 50% (avevo 24 anni ed ero un giovane laureato quando ho trovato i miei primi due lavori), ci sono molte possibilità per espatriati pieni di risorse a Madrid. Infatti in questo momento Madrid è il miglior posto in Spagna per cercare lavoro in generale, e la lingua e le capacità organizzative anglosassoni sono molto richieste ora che la città sta diventando sempre più internazionale, dopo essere rimasta molto chiusa fino agli anni 90. Però è abbastanza difficile e bisogna essere almeno nel top 10% del tuo campo. Vi darò i miei consigli immaginando che abbiate già deciso di traslocare a Madrid, o state già vivendo qui e state cercando lavoro. Consiglio #1: Si, devi parlare spagnolo se vuoi trovare un lavoro spagnolo! Prima di iniziare devi sapere che cercare un lavoro in Spagna senza parlare spagnolo ridurrà le chances di trovare un lavoro a solo un 1% del mercato, e ti condurrà a solo lavori da espatriato. Anche un insegnante di inglese, un cameriere in un irish pub o un impiegato in una multinazionale, avranno bisogno di parlare spagnolo durante il lavoro. E visto che stai leggendo la guida per gli stranieri, immagino che sei il tipo di persona che vuole conoscere persone del luogo! Ma non ti preoccupare, secondo me dopo solo 3 o 6 mesi d’immersione in Spagna, potrai ottenere le qualità comunicative sufficienti per sostenere un colloquio di lavoro. Detto questo, non dovrai tralasciare le tue doti in inglese perché come dice il prossimo consiglio… Consiglio #2: Differenziati – Pensa la tuo “vantaggio competitivo” come straniero e professionista e punta ad aziende e lavori rilevanti. Non pensare che il fatto di non parlare benissimo spagnolo o di non essere un locale sia un problema, anzi, pensa al fatto di essere straniero come un elemento differenziatore. Questo metodo non si applica solo alle tue capacità linguistiche, ma anche a altre capacità che puoi aver sviluppato e che in Spagna scarseggiano. Per esempio, prima di laurearmi, ho capito che potevo usare a mio vantaggio il fatto che gli spagnoli non facessero nessuno stage o esperienza di studio all’estero. Questo significa che i tuoi obiettivi per trovare lavoro dovrebbero essere business che cercano profili con le caratteristiche per cui ti differenzi. Il tipico lavoro di molti stranieri che si trasferiscono a Madrid è l’insegnante di inglese. Conosco almeno quattro persone che hanno iniziato così e adesso si sono messe in proprio e sono più contente e ricche che mai. Soprattutto per i nostri lettori anglosassoni, non dovete restringere le vostre ricerche a lavori per sole persone che parlino inglese, ma dovete usare abilmente le vostre doti linguistiche!  Riassumendo, gli obbiettivi tipici per gli stranieri sono business con una presenza internazionale e/o che hanno a che fare con stranieri e/o che richiedono capacità linguistiche e/o che richiedono qualità che mancano in Spagna (al primo posto l’IT). Conosco persone con business piccoli che hanno difficoltà a trovare persone qualificate con doti linguistiche. Consiglio #3: Pensa come un reclutatore spagnolo. può sembrare ovvio e opposto alla “differenziazione” di cui parlavamo prima, però devi far sembrare il tuo curriculum così spagnolo che una persona del posto senza conoscenza del tuo background e/o paese non debba nemmeno cercare di capire e credere alle tue credenziali. Lascia che mi spieghi: in media un impiegato di risorse umane ha solo 10 secondi per decidere se il tuo profilo merita di passare al livello successivo. Perché si dovrebbe disturbare a capire e rischiare con un tipo che ha un mater o esperienza apparentemente interessanti però sconosciuti che hai nominato, quando altri mille cv spagnoli e diretti stanno aspettando un colloquio?

Consiglio di applicare il metodo “Actors Studio”: pensa come un reclutatore spagnolo, sii spietato e chiedi aiuto a qualche contatto spagnolo per avere una versione del tuo cv la più spagnola possibile. Puoi richiedere l’omologazione del titolo presso il Ministero di Educazione, se senti che hai bisogno di un titolo officiale.

Consiglio #4: se hai esperienza, usala a tuo vantaggio. Se non ce l’hai, completa i tuoi studi in Spagna. Questo accompagna i primi due consigli. Diciamo che hai 3 anni di esperienza nel campo della consulenza manageriale, ma non hai idea di spagnolo. Approfitta della tua esperienza e creati un portfolio per differenziarti dai candidati spagnoli che invieranno il loro cv nella forma tradizionale. I portfolio sono un ottimo modo per mostrare che sei in grado di risolvere questo e quel problema, un esempio specifico del valore che puoi apportare all’azienda nella loro situazione spagnola. Se non hai esperienza, il mio consiglio è che approfitti del fatto che stai ancora studiando, per completare l’ultimo quarto dei tuoi studi in Spagna. Questa è un’ottima opportunità perché ti renderà più appetibile ai reclutatori: “Ah ok, è uno straniero da una scuola che non conosco, però è andato a quest’altra scuola, così è in Spagna per restare per molto tempo”. Consiglio #5: “El enchufe” (l’aggancio), o l’importanza dei contatti in Spagna.

Hai bisogno di sviluppare la tua rete di contatti in Spagna. I contatti sono un elemento chiave nella ricerca di lavoro in tutto il mondo, però è due volte più importante in Spagna in rapporto a altri paesi come Inghilterra o Stati Uniti. Fortunatamente, il mercato del lavoro è abbastanza grande che non dipende troppo dai contatti, come invece capita in altre città della Spagna o in Sud America. Ovviamente, un contatto non ti assicura un lavoro, ma permetterà che il tuo cv arrivi sulla cima della pila di migliaia di curriculum. Di nuovo, in questo momento è quando devi approfittare del tuo profilo “straniero”: vai a eventi di networking per stranieri e locali e usa le tue differenze per fare in modo che le persone si ricordino di te come “il tipo straniero che parla spagnolo e che ha qualità differenziatrici”. Nel mio caso, ho usato a mio vantaggio i miei contatti per conoscere meglio le aziende e i lavori per cui stavo facendo colloqui, per chiedere informazioni sui trucchi di negoziazione e anche per mettere un piede sulla loro porta.

Consiglio #6: rassicura il reclutatore sul fatto che non sei un turista, anche se lo sei. ok, questo va contro varie regole, però tutte le persone con cui ho avuto un colloquio mi hanno chiesto: “ma perché sei in Spagna? hai famiglia/una fidanzata qui?” Molte persone non credono che sia venuto in Spagna solo perché lo volevo! Pensavano che venissi solo a spassarmela, a provare a me stesso che potevo trovare un lavoro per poi tornare a Londra e ottenere un lavoro ben remunerato. Molti reclutatoti non crederanno che sei venuto in Spagna per restare se non gli dai una spiegazione personale. Sembra brutto, e spero che non ti debba trovare in queste situazioni, però stai sicuro che dovrai spiegare che non sei qui per prendere il sole e tornare al tuo paese senza biglietto di ritorno. Consiglio #7: mantieni l’insegnamento di una lingua come piano B (a meno che non sia il tuo piano A!) A meno che tu non voglia dedicare il tuo tempo a insegnare inglese, comunque una carriera con grandi possibilità a Madrid, lascerei l’insegnamento come un piano di riserva per pagare le bollette. Se fai un corso di un mese per il TEFL e contatti varie scuole di lingue (scriverò presto un altro post sull’argomento…) prima di arrivare a Madrid, avrai l’opportunità di trovare lavori part time mentre continui a cercare un lavoro vero, senza doverti preoccupare di come pagare le bollette. Consiglio #8: concediti 6 mesi per raggiungere il tuo obbiettivo e decidere i passi successivi. Il mio parere è che hai bisogno di un periodo di almeno 6 mesi per trovare un lavoro qui. Questo ti darà tempo per: parlare con scioltezza (guarda il metodo per imparare spagnolo in 6 mesi) 2) creare la tua rete – i contatti son un aspetto importante per trovare un lavoro in Spagna. Io ho approfittato dei miei contatti per capire i trucchi per i colloqui. Partecipando a eventi di networking, potrai costruire rapidamente una rete di contatti professionali di stranieri che saranno più propensi ad aiutarti. 3) identificare terger precisi, alcuni dei quali non avresti nemmeno immaginato prima di venire qui. 4) prova dei colloqui con i tuoi amici spagnoli, poi cerca di svolgere dei colloqui per aziende che non ti interessano, solo per migliorare il modo in cui ti presenti e ti vendi in spagnolo. Dopo 6 mesi sarà tempo di guardare indietro e valutare se parli con scioltezza, quanti colloqui avrai fatto e decidere se vale la pena continuare a provare. Questa è una decisione personale. Consiglio #9: se ti fanno un’offerta, prima spara poi pensa. L’ho imparato a mie spese. Tutto stava andando come programmato, stavo per concludere il mio semestre in una delle migliori università di Madrid, l’ICADE, e una compagnia di consulenze mi offriva uno stage interessante e ben pagato che mi avrebbe permesso di fermarmi in estate, continuando a cercare e con la promessa che mi avrebbero assunto dopo 6 mesi se tutto fosse andato bene. Tutte le mie speranze svanirono quando feci una cosa che è normale in Francia o Inghilterra. Ho accennato che stavo vedendo altre compagnie, giusto nel momento in cui stavamo parlando di stipendio e firmare. Fu un adulterio, anche se non eravamo spostai e nemmeno ufficialmente capo-impiegato! Si spaventarono che potessi trovare un altro lavoro o trattare per quello, trovarono una scusa per farmi un ulteriore colloquio a sorpresa e alla fine ritirarono l’offerta. Un amico spagnolo mi disse: ” Devi sempre dirgli che sono gli unici, l’amore della tua vita…e continuare a cercare, non si sa mai”. Così ti consiglio di accettare la prima offerta interessante che ti fanno e poi avrai tempo per scalare nella tua carriera, come feci in seguito. Consiglio #10: le risorse chiave per la tua ricerca di lavoro. Il portale migliore in Spagna:

– www.infojobs.net. Controlla anche Monster e altri portali che troverai cercando in Google “lavoro Spagna”, che avranno molte meno offerte.

– Headhunters: se stai cercando un lavoro da expat io contatterei headhunters come Michael Page, Randstad, Manpower.

– Networking: cerca gruppi su www.linkedin.com e www.meetup.com

– Ci sono molti eventi di networking a Madrid sia per stranieri che locali. Vai a eventi di Guiripreneur per instaurare relazioni con impresari stranieri a Madrid o  GuiriBusiness per professionisti stranieri a Madrid.

Il libro della ricerca di lavoro: la mia bibbia e quella di milioni di persone, “What colour is your parachute”. Quante volte nei momenti di dubbio ho letto questo libro e mi sono sentito meglio. Per esempio: il mio cv in spagnolo: guarda com’era il mio CV quando sono arrivato a Madrid https://cl.ly/192S3i0z1c2Y2a1s1j0a.

Ho scritto questo post pensando a tutte le cose che avrei voluto sapere anni fa e alle domande che mi fanno molti neolaureati che arrivano a Madrid. Spero che ti aiuti a trovare un lavoro in questa favolosa città. Se hai domande contattami via Twitter @pierrewaters ! o naviga nel mio sito che ti può aiutare a trovare casa in Spagna.

Cordialmente da Madrid, Pierre-Alban Waters

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